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Alessandra Chiappori

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!

Nel 2009 usciva per Bompiani il saggio di Umberto Eco Vertigine della lista. Ecco, ripensando a qualche mese di distanza alla mostra che ho visto alla Kasa dei libri di Milano, dedicata a Italo Calvino, riassumerei la mia esperienza in una perifrasi cugina della vertigine di Eco: Vertigine bibliografica. Una straordinaria, ricchissima, ironica e felice vertigine bibliografica che ho avuto la fortuna di poter provare a febbraio 2023. La storia di come io abbia rischiato di non partecipare alla visita guidata alla mostra che avevo prenotato in un momento di follia grazie a due fortunosi biglietti del treno e un’amica ospitante ha già di per sé qualcosa di calviniano, ne sono tuttora convinta. Mi viene da pensare a un episodio sospeso tra l’affannarsi inutile del Lettore di Se una notte d’inverno e il peregrinare osservativo di Palomar. Insomma: al civico 4 di Largo De Benedetti ho rischiato di non arrivare…

Cosa succede a una famiglia di tre fratelli quando i genitori, ormai settantenni, decidono di divorziare? La domanda che dà il la a “Una famiglia moderna” di Helga Flatland (Fazi) è, nella sua banalità, questa qui. Tutto prende forma nella sorta di prologo che precede l’avvio del romanzo: una vacanza in Italia (i protagonisti sono norvegesi) per festeggiare il settantesimo del papà, una cena carica di aspettative tutti insieme e, nel mezzo della tavolata che tiene insieme relazioni, sentimenti, emotività differenti e aspettative coltivate da decenni di matrimonio e vita familiare, ecco la deflagrante notizia. Da qui, a catena, seguiamo la famiglia di Liv (la sorella maggiore), Ellen (quella di mezzo) e Håkon (il più piccolo) per qualche anno e ne esploriamo pensieri, mutamenti, dubbi. Le facce del prisma Il sorprendente pregio di questo romanzo – uno dei tanti – è che è costruito non per capitoli in forma classica,…

Ultimamente ho iniziato a leggere sempre più testi dedicati alla salute mentale. Niente di professionale, beninteso: solo una buona divulgazione, e quando parlo di buona divulgazione intendo qualcosa che, pregio di ogni buon libro che possa definirsi tale, smuove ingranaggi dalla pagina di carta al mondo reale. Questa capacità trasformativa, unita a un movimento probabilmente personale, l’ho ritrovata in molte delle letture proposte da Enrico Damiani Editore che ha sì una collana di mindfullness, ma che anche in saggistica e narrativa-memoir riesce sempre a dare spazio ad autori dallo sguardo interessante ed empatico, e a temi che spesso mescolano aspetti psicologici e sociali. Sono libri utili per capire il mondo, e di rimbalzo per aprirsi delle porte interiori su aspetti di sé proprio in relazione al mondo là fuori. Gli esempi sono tutti su questo blog, e allora prima di raccontare la mia nuova lettura a tema li ricordo con…

Era autunno; qualche albero era d’oro Siamo nella Torino mai nominata della Nuvola di smog di Italo Calvino, ho ascoltato questa frase – questa immagine – poche ore fa e ancora mi risuona tra gli occhi e la mente. Succede così perché mi ricordo la scena del romanzo, il protagonista arriva in quello che possiamo immaginare come il quartiere bene, ricco di verde, di Crocetta, in una giornata di autunno (vabbè, sì, lo confesso: me la ricordo perché l’ho utilizzata per Torino di carta). Ma succede anche perché ho ancora stampato nello sguardo il giallo-oro degli alberi di giganti di piazza Cavour, a Torino, che ho fotografato qualche giorno fa. Calvino, chi frequenta queste lande telematiche lo sa, è una mia grande fissazione, ma è pur vero che la maestosità e il colore degli alberi d’autunno in certe piazze, viali e parchi di Torino lascia sempre stupefatti, con gli occhi…

E così ci ha lasciato. Un sabato mattina di agosto, con la consueta pacatezza ed eleganza, ma per una constatazione insesorabile: Piero Angela non c’è più. Nessuno di noi dura all’infinito, ricorda la razionalità scientifica su cui il capostipite dei divulgatori italiani ha lavorato tutta la vita. Eppure sembra impossibile, pareva di poterlo credere sempre con noi, carismatica figura di pioniere della divulgazione scientifica. Lui, che raccontava il mondo complesso di scienza e tecnologia a tutti, lui che si calva nel pianeta dei dinosauri, e chissà quanta parte ha avuto proprio quel programma nell’immaginario di noi bambini dei primi anni Novanta, lui che viaggiava coi globuli rossi nel corpo umano e nei suoi studi elegantissimi ospitava Paco Lanciano e i suoi laboratorietti televisivi di fisica. L’inventore di Quark, che guardavo il sabato sera, da bambina, coi miei sul divano come fosse un filmone al cinema. Il torinese che suonava il…

I libri di mare sono la mia passione: ho imparato a scoprirla di recente, osservando i legami quasi invisibili tra i volumi della mia libreria, prestando attenzione alle mie liste dei desideri e accorgendomi che c’era una ricerca neanche troppo sotterranea che collegava il piacere della lettura di romanzi ambientati in luoghi di mare al fascino di alcuni progetti editoriali ispirati a grandi elementi mitologici del mare – fari, isole, viaggi remoti – fino all’approfondimento con una divulgazione ora umanistica ora scientifica, due facce di una medaglia. Dopo le liste del 2021, 2019 e 2018, non si esauriscono i miei consigli dedicati ai libri sul mare. Se siete in cerca di idee e ispirazioni, questo articolo fa per voi. Ci tuffiamo? Ambiente: come ce ne parla il mare Imprescindibile, per la raccolta di libri dedicati al mare dell’estate 2022, una stagione mai così calda, dove già a giugno patiamo la…

«Chi siete?» «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana» «Siete la più bella nave del mondo». Così, narrano la cronaca e la leggenda mescolate ormai insieme, disse via radio la USS Independence navigando nel Mediterraneo nel 1962 e incrociando la Nave Scuola Amerigo Vespucci. Io l’ho incrociata oggi, davanti alla mia città. Grazie a un punto stampa a bordo ho avuto il privilegio raro di salire su una lancia dal molo dove sono cresciuta e attraversare lo spazio di mare che separava Imperia dalla grande e maestosa nave, ferma in rada. Nave Scuola Vespucci, o meglio, un dettaglio della sua sterminata alberatura, è lo sfondo del mio desktop dalla Barcolana di Trieste del 2018. Era il cinquantennale della manifestazione e per l’occasione attraccò la Vespucci nel magnifico porto di Trieste e nei cieli le Frecce Tricolori accesero la festa e l’orgoglio di un sacco di gente che viveva il mare…

Sabrina Mugnos l’ho scoperta con una delle letture più appassionanti degli ultimi anni: Draghi Sepolti, uscito per Il Saggiatore, è un testo di saggistica che raccontando i più grandi e affascinanti vulcani d’Italia, e i viaggi attraverso cui l’autrice li ha esplorati, disegna la mappa di un viaggio umano intrecciato con emozioni e persone. Mi ero innamorata di quel libro e del suo stile, del modo con cui, di “pancia” ma senza dimenticare il rigore scientifico, Sabrina Mugnos raccontava una delle sue grandi passioni, contagiando il lettore. Ora Sabrina è in libreria con un nuovo volume sempre pubblicato da Il Saggiatore, Atlante del Grande Nord, che apparentemente parla di tutt’altro rispetto ai vulcani ma che, ne sono convinta, è uscito fuori dalla stessa caldera di entusiasmo per la conoscenza, passione per l’avventura e sguardo abituato, come una spugna, ad assorbire quel che di meraviglioso incontra. Si tratti di fatti di…

All’improvviso è arrivata una notizia terribile, inaspettata. È arrivata via mail, dal Teatro Stabile di Torino: “si è spento ieri sera, all’età di 66 anni, Eugenio Allegri”. Incredula corro con la memoria a quando Eugenio Allegri mi ha parlato al telefono. L’avevo intervistato in occasione del Mistero Buffo di Fo ripreso da Matthias Martelli. Ecco, ecco che infatti la mail dello Stabile ne parla: “Nato a Collegno e diplomato nel 1979 alla Scuola Galante Garrone di Bologna, Eugenio Allegri è stato attore e regista di riconosciuto talento, lavorando, fra gli altri, con Leo De Berardinis, Dario Fo, Gabriele Vacis, Vittorio Franceschi e Leo Muscato. Il suo volto e la sua voce sono indissolubilmente legati a Novecento di Alessandro Baricco, che ha portato in scena per oltre vent’anni sui palcoscenici italiani ed europei. Nel 2009 aveva riaperto il Teatro Carignano appena restaurato come protagonista dello Zio Vanja di Anton Cechov, diretto da Gabriele…

25 marzo 2022: il primo sciopero per il clima del 2022 torna a riempire le piazze. Fridays For Future non si è mai esaurito, anzi. Se ne parla poco: sono giorni in cui la notiziabilità è tutta per la guerra in Ucraina, come è giusto che sia. Ma è anche vero che proprio la guerra accende ulteriormente riflettori già caldi sulla crisi energetica – e dunque ambientale – dentro la quale viviamo, o meglio dentro cui stiamo sprofondando. Da quando è iniziato il conflitto si è parlato di ritorno al carbone, di autonomia energetica italiana, un traguardo difficilissimo, specialmente in tempi brevi come quelli attuali. La guerra produce pericoli, anche ambientali, e fossilizza l’attenzione sull’economia dei consumi, tra le leve che tengono in piedi gli equilibri del mondo. Di fronte al dramma umano tendiamo, come è comprensibile, a dimenticare che dietro questa guerra c’è anche un enorme, gigantesco disastro ambientale,…