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Alessandra Chiappori

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!

Conoscete già Orsetto Ice? Ve lo presento io, con fare schietto e sincero, proprio come fa lui con la sua storia. La sua storia si intitola Orsetto Ice e il soffio ribollente, è appena uscita per Skira Kids ed è scritta da Valentina Agnesi e illustrata niente meno che da Zelda Was a Writer. È una lettura per bambini dai 7 anni, è vero, ma è anche la prima casella di un avventuroso percorso che porterà l’orsetto Ice, il piccolo protagonista, alla scoperta del mondo attraverso il cambiamento climatico e le diverse problematiche legate alla sostenibilità ambientale, all’inquinamento e alla salvaguardia del nostro pianeta e delle sue creature. Orsetto Ice: un orso polare per salvare il mondo Orsetto Ice e il soffio ribollente ha un formato grande e carta pregiata per dare spazio alle divertentissime illustrazioni dell’orsetto protagonista e dei suoi simili e amici realizzate da Zelda Was a writer,…

Quest’estate La Lettura del Corriere ha ripreso la pubblicazione di una serie di approfondimenti a tema Calvino. Si tratta, più nello specifico, di articoli che accompagnano la presentazione di una serie di visualizzazioni grafiche parte del più ampio progetto Atlante Calvino, portato avanti dall’Università di Ginevra e dal Politecnico di Milano. Due titoli che affiancavano alcune di queste visualizzazioni mi hanno colpito perché cercavano, forse volutamente o forse no, chi lo sa, di mettere in relazione il concetto di isola e di arcipelago con la produzione letteraria di Calvino e forse in qualche modo anche con qualche sua idea di poetica. Il primo  risale al 28 dicembre 2018, data in cui la prima visualizzazione fu pubblicata (me lo ricordo bene, ero raggiante sotto l’albero di Natale col giornale aperto!) ed era Italo Calvino, l’arcipelago dei nomi, il secondo torna a ripescare in quel campo semantico insulare, ed era infatti Arcipelago…

È proprio lei, la conchiglia pellegrina: la capasanata, quella meglio nota all’immaginario dei più come la “classica” conchiglia, quella del cammino di Santiago – non a caso, la conchiglia di San Giacomo – quella commerciale della nota marca di benzina, quella che le accomuna un po’ tutte le conchiglie perché né è l’effige più nota. A questo animale diventato simbolo è dedicato un curioso e assai ben fatto libro pubblicato quest’estate da Add Editore e scritto da Laurent Chavaud: Storia della conchiglia pellegrina. Sottotitolo: la sentinella dell’oceano. Adesso capiremo perché. Cosa c’entra la conchiglia dalla quale sorge la Venere di Botticelli e che usa anche Piero della Francesca con la divulgazione scientifica, grande “genere” di cui questo agile saggio fa parte? Laurent Chavaud è un biogeochimico, ecologo, nonché direttore di ricerca per il CNRS al Laboratorio delle scienze e dell’ambiente marino (LEMAR), ricercatore all’Istituto Universitario Europeo del Mare (IUEM) e dellʹUniversità…

Olimpiadi strane, quelle di questo 2021: anno dispari con un logo olimpico che descrive un anno pari: l’anno della pandemia. Olimpiadi strane anche perché, nonostante il loro potere simbolico e il per ora ricchissimo medagliere italiano che riempie di orgoglio anche chi, come me, non segue e non sa nulla di sport, la loro narrazione è come sospesa in un’estate fatta di pandemia, green pass, vacanze e dubbi. Olimpiadi lontane, queste di Tokio 2020 che si svolgono nel 2021, con le solite polemiche su come sono descritti gli atleti, grande tifoseria, felicità e storie di coraggio e riscatto. Tra i narratori di pregio delle Olimpiadi c’è, inaspettatamente, un giovane Italo Calvino, ventinovenne aspirante giornalista alle prese con la cronaca dei giochi come inviato dell’Unità a Helsinki. Correva l’anno 1952: quasi 70 anni fa. Cercando informazioni in rete su questo episodio della vita di quello che sarebbe poi diventato uno dei…

Si chiama Vanina Guarrasi, professione poliziotta. La conosce molto bene chi, come me, da qualche anno si è appassionato ai romanzi gialli di Cristina Cassar Scalia sviluppando quella che, a conti fatti, potremmo definire quasi come un’amicizia letteraria. Vanina è costruita così solidamente, piena di contraddizioni e irrisolti, che è impossibile non provare, istintivamente, empatia per questo personaggio. Una super sbirra dal passato complicato, dal cuore pasticciato e dal fiuto straordinario, specialmente quando si tratta di cold case, storie cioè mai risolte del passato. In libreria da maggio 2021 L’uomo del porto (Einaudi), la nuova avventura di Vanina, è il quarto capitolo di quella che ha i tratti decisi di una serie di gran successo. Libro dopo libro, ogni volta condivido con le amiche la stessa sensazione di spaesamento una volta girata l’ultima pagina: e adesso? Dove ritroverò tutti i miei amici? Perché, come già mi ero interrogata in questo…

Da qualche anno il 21 giugno trovo la scusa perfetta per parlare di libri di mare, letture che amo. E così, anche quest’anno, il primo giorno d’estate è dedicato a una breve ma spero curiosa rassegna di letture di vario genere che, ciascuna a modo suo, parla di mare, di acqua salata, di vita sull’azzurro, di immaginario marino e marinaro, e isole, e fari, e conchiglie. In poche parole, di Mediterraneo. Che estate sarebbe, senza? Intanto qui ci sono i link agli elenchi degli anni precedenti, grondanti di acqua salata tra pagine e onde, casomai voleste recuperare i libri di mare del 2018 e del 2019 (e fareste bene!). Ma ora è tempo di partire per una nuova navigazione tra la carta. Isole, il sogno di un mondo a sé, Gavin Francis (Edt) Le isole sono elementi terracquei che mi stregano da sempre. Ne avevo già parlato in questo articolo…

Confini, barriere, dogane, frontiere: segni sulle mappe, linee immaginarie che separano aree geografiche, ma anche lingue, mondi culturali, pensieri. Soprattutto: bacini di storie ricche perché innestate là dove si fronteggiano, scontrandosi o fondendosi a seconda dei casi, degli universi semiotici, cioè che “fanno senso”. Di confini mi è capitato di occuparmi spesso proprio in semiotica, ed è da questa antica curiosità che è stata solleticata la mia voglia di esplorare il nuovo libro di Mauro Suttora, giornalista di Huffington Post. Si intitola Confini. Storia e segreti delle nostre frontiere, lo pubblica Neri Pozza, ed è un reportage-racconto di tutti i confini d’Italia, da quello occidentale di Ventimiglia salendo su lungo tutto l’arco alpino – ma con gran pena le reca giù, ricordate? – e toccando Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, alle porte dell’oriente. Sono dunque partita per il viaggio a pochi chilometri da casa, dove si apre…

Due ruote e un libro: che magnifica idea di libertà. Nella mia esperienza la bicicletta è spesso sinonimo di vacanza e di spiaggia, così come il piacere della lettura. Due attività semplici, anche se potenzialmente impegnative, e che ci riportano forse all’essenziale, a quei piccoli piaceri della vita che spesso bramiamo da dietro la cortina degli impegni lavorativi che ci affannano. Oggi è l’8 maggio e parte il Giro d’Italia, edizione numero 104, un fiume rosa di biciclette, campioni, tifoseria e tappe che coinvolgerà buona parte di Italia fino al 30 maggio. Un mese che sarà emozionante per gli sportivi, e potenzialmente pieno di narrazioni e storie epiche per chi magari non segue il Giro, ma sa farsi suggestionare dalla sua passione e dalla sua storia antica. E allora ecco qui qualche suggerimento di lettura “ciclistico”, tra novità fresche fresche e qualche consiglio più datato. La primavera perfetta, Enrico Brizzi…

Lo ha detto Magris: Trieste è una città di carta, tutta letteraria. È così che insieme a Gianni Cimador entriamo in Trieste di carta, una nuova città di carta, la collana del Palindromo che ospita anche la mia Torino. Trieste, città nobile, città asburgica, ma soprattutto città di confine, una dimensione che l’autore identifica e districa attraverso geografie e letture, esattamente i due fili con cui prende vita in ogni volume il ricamo delle città di carta. Ma Trieste è anche, al di là del suo volto letterario, una città bellissima che incontra qualche tasto delle mie preferenze geografiche, e lo accende. Un triangolo: Trieste, Torino, Genova. Me lo suggerì il fratello del mio professore e maestro in mezzo a un evento che non c’entrava niente, ma l’orgoglio triestino era forte, il mare di Liguria anche, ed entrambi allestivano scenari nelle chiacchiere sotto il cielo di Torino. Un luogo un…

Il 25 aprile di quest’anno avrei dovuto essere protagonista di un incontro in un posto bello, un parco nel pieno della primavera, per parlare di cose altrettanto belle, cioè i libri di Italo Calvino sulla Resistenza. La pandemia, ahinoi, ha impedito che questo evento potesse realizzarsi come lo avevamo immaginato. Mi sono ritrovata a guardare i miei appunti sul grande discorso-affresco che avrei voluto fare rispetto ai racconti di Resistenza di Calvino e mi sono detta che li avrei ripresi chissà quando, forse in estate. E per il 25 aprile? Lasciarlo passare in silenzio per il secondo anno non mi sembrava la strategia corretta e così, memore delle giornate bellissime passate a scoprire Torino e le sue storie di Resistenza, ho ripercorso le mie letture sul tema e meditato sui libri di Resistenza che vorrei leggere e non ho ancora fatto. Lo farò, naturalmente, partendo da Calvino. E spero di…