La Agatha Christie reading challenge 2019 tocca il mese di agosto, e finalmente dopo tanto leggere di gialli e investigatori, ecco una felice incursione nel mondo dello spionaggio. Ma ricapitoliamo per capire bene a che punto siamo arrivati con la sfida all’ultima lettura proposta da Radical Ging e dalla Agatha Christie Limited. Un libro di Agatha Christie ogni mese, e ogni volta un tema diverso: a gennaio 2019 ho riletto un libro con Poirot, poi uno con Miss Marple, il mio romanzo di Agatha Christie preferito, una storia antecedente al 1930, una raccolta di racconti e un romanzo ambientato fuori dal Regno Unito, luglio è stato il mese di una stagione particolare, e con agosto arriviamo alla tappa numero 8, una storia con protagonisti Tommy e Tuppence. Non vedevo l’ora. Perché? E chi sono Tommy e Tuppence? Vi racconto tutto qua sotto!
Il Lusitania affonda sull’ennesima – bellissima – copertina Oscar Mondadori di Agatha Christie firmata dal genio di Ferenc Pintér (cliccate sul link, c’è un bozzetto proprio di questa copertina!). Siamo in un giallo classico? No, questa volta siamo dentro un romanzo di spionaggio: la prolifica Agatha si è infatti dedicata anche a questo genere durante la sua carriera, e lo ha fatto dando il via a una nuova serie con protagonisti gli “avventurieri” Tommy e Tuppence. Niente Poirot o Miss Marple: qui abbiamo una coppia, giovane e intraprendente, pronta a farsi trascinare dentro pasticci e complotti internazionali.
Tommy – Thomas Beresford – e Tuppence – Prudence Cowley – fanno la loro comparsa per la prima volta proprio in Avversario segreto, romanzo del 1922. Pensate: una storia di spionaggio quando alla seconda guerra mondiale mancavano ancora quasi 20 anni. Eppure la penna della Christie la sapeva lunga, quindi ecco nascere una storia tutta incentrata sull’affondamento del Lusitania, transatlantico britannico centrato nel 1915 da un sottomarino tedesco, durante la prima guerra e sulla sparizione di importanti documenti.
La scena passa poi a Londra, dove una mattina, all’uscita della metropolitana, si incontrano due fraterni amici, Tommy, rosso di capelli, con una “faccia simpaticamente brutta” ed ex impiegato dell’Intelligence Service, e Tuppence, soprannome bizzarro per un’infermiera tuttofare di nome Prudence, ora disoccupata. I due sono alla ricerca di impiego e in una situazione economica non troppo facile, e ritrovatisi in una sala da tè decidono di provare a fare gli avventurieri, e – logico, no? – pubblicano un’inserzione sul giornale.
Già questa sequenza meriterebbe la lettura, godibilissima per tutti quegli aspetti ormai storici, come gli annunci sul giornale e come il fascino dell’avventura e la destrezza di due ragazzi che devono sbarcare il lunario. “I due formavano una coppia senza dubbio moderna” si legge tuttavia in Avversario segreto, perché in effetti non è da tutti buttare un’esca a caso in cerca di avventure e ritrovarsi, coincidenza dopo coincidenza, invischiati in un affare internazionale tra complotti, misteri, omicidi e verità sfuggenti. Eppure vuoi la sventatezza, vuoi anche la leggerezza che fa commettere ai due una serie di azioni tra il casuale e l’imprudente, la sfangheranno, portando a casa la vittoria.
Il nemico che li insegue è definito “il peggior criminale di questa nostra era”, un fantomatico e quanto mai misterioso signor Brown, che si vede e non si vede tra un travestimento e l’altro, quadri misteriosi, pedinamenti, veleni letali, rapimenti e sparatorie in auto. Il ritmo della storia è serrato, il mistero fitto e appassionante per ogni lettore: chi ha rapito la misteriosa ragazza, perché lei non parla, e soprattutto dove sono i documenti? Davanti a un Mister Brown privo di ogni pietà, pronti a sfidare il pericolo, Tommy e Tuppence mantengono un eccezionale sangue freddo e la capacità di intuire, sondare il terreno e poi agire in modo da cavarsela sempre, vicini o lontano che siano, insieme oppure no.
E però, va da sé, non sarebbe un romanzo di spionaggio dai toni leggeri e distesi se alla fine non ci fosse una chiosa romantica: Tommy e Tuppence sono una coppia? No, ma certo lo diventeranno, come diventeranno due avventurieri inseparabili protagonisti, dopo questo esordio, di altre storie che compongono l’esigua serie dei romanzi che li hanno per protagonisti: Partners in Crime (In due s’indaga meglio), 1929; N or M (Quinta colonna), 1941; By the pricking of my thumbs (Sento i pollici che prudono), 1968; Postern of Fate, (Le porte di Damasco), 1973.
Leggeri, spensierati, eppure pieni di colpi di scena e di azione: così sono i romanzi di Tommy e Tuppence, con il loro intento da thriller spionistici, vagamente politici, ma con due protagonisti che non sono affatto agenti segreti, bensì improvvisati in cerca di fortuna, seppure dotati di notevoli dosi di sangue freddo e destrezza, coraggio e intraprendenza. Una dato che, a ben vedere, ce li fa risultare meno perfetti, meno James Bond di turno, ma infinitamente più simpatici e sbarazzini.
Avversario segreto
edizione in lettura: Mondadori, Oscar gialli, 2000 (prima edizione Mondadori, 1959)
Voto lettura: 5/5