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Beppe Fenoglio sarà protagonista del 2022 letterario con il suo centenario. La ricorrenza è stata ricordata al Salone del Libro di Torino dove è stato presentato il calendario di massima sul quale is svilupperà la lunga maratona per rileggere e omaggiare lo scrittore partigiano (le sole parole con cui chiedeva di essere ricordato) che più di tutti incarna i luoghi langaroli. Abile traduttore e drammaturgo, capace di raccontare la Resistenza e il mondo contadino delle Langhe con uno stile tanto efficace e peculiare da renderlo uno degli autori di riferimento della letteratura italiana, Beppe Fenoglio avrebbe compiuto, il primo marzo del 2022, cento anni. Mi fa quindi piacere condividere qui alcune anticipazioni che traggo dal comunicato stampa. Il Centro Studi Beppe Fenoglio, l’associazione culturale di Alba che ha come obiettivo principale la divulgazione e lo studio degli scritti fenogliani, organizza dal 1 marzo 2022 al 1 marzo successivo “Beppe Fenoglio…

Si chiama Vanina Guarrasi, professione poliziotta. La conosce molto bene chi, come me, da qualche anno si è appassionato ai romanzi gialli di Cristina Cassar Scalia sviluppando quella che, a conti fatti, potremmo definire quasi come un’amicizia letteraria. Vanina è costruita così solidamente, piena di contraddizioni e irrisolti, che è impossibile non provare, istintivamente, empatia per questo personaggio. Una super sbirra dal passato complicato, dal cuore pasticciato e dal fiuto straordinario, specialmente quando si tratta di cold case, storie cioè mai risolte del passato. In libreria da maggio 2021 L’uomo del porto (Einaudi), la nuova avventura di Vanina, è il quarto capitolo di quella che ha i tratti decisi di una serie di gran successo. Libro dopo libro, ogni volta condivido con le amiche la stessa sensazione di spaesamento una volta girata l’ultima pagina: e adesso? Dove ritroverò tutti i miei amici? Perché, come già mi ero interrogata in questo…

Il 25 aprile di quest’anno avrei dovuto essere protagonista di un incontro in un posto bello, un parco nel pieno della primavera, per parlare di cose altrettanto belle, cioè i libri di Italo Calvino sulla Resistenza. La pandemia, ahinoi, ha impedito che questo evento potesse realizzarsi come lo avevamo immaginato. Mi sono ritrovata a guardare i miei appunti sul grande discorso-affresco che avrei voluto fare rispetto ai racconti di Resistenza di Calvino e mi sono detta che li avrei ripresi chissà quando, forse in estate. E per il 25 aprile? Lasciarlo passare in silenzio per il secondo anno non mi sembrava la strategia corretta e così, memore delle giornate bellissime passate a scoprire Torino e le sue storie di Resistenza, ho ripercorso le mie letture sul tema e meditato sui libri di Resistenza che vorrei leggere e non ho ancora fatto. Lo farò, naturalmente, partendo da Calvino. E spero di…