Fuori dalla Loggia degli abati di Palazzo Ducale c’è una grande C sorridente, la C di Calvino, o forse la C di una mezzaluna. Chi lo sa: l’ambiguità è perfetta, perché nel mondo che si apre superata quell’insegna le lettere diventano fantasia, e la fantasia si fa letteralmente di carta. Pagine, certo, spartiti, scenografie, bozzetti, tele e disegni, fumetti, persino sussidiari, copioni, quinte teatrali. Benvenuti a Calvino cantafavole! Siamo a Genova, a Palazzo Ducale, la mostra fa parte delle iniziative per il centenario di Italo Calvino inaugurate a ottobre 2023 ed è anche parte del programma di Genova Capitale italiana del libro 2023. A curare questo percorso con i suoi oltre duecento pezzi vari esposti sono Eloisa Morra, critica letteraria, curatrice e Associate Professor di letteratura italiana contemporanea all’Università di Toronto, e Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Ho vistato la mostra tre giorni dopo…
È in corso a Genova, a Palazzo Ducale (nella Loggia degli Abati, al “piano di sotto”) la mostra Calvino cantafavole. Quello che forse in tanti non sanno è che la mostra ha un’interessante appendice al piano di sopra. Casa Luzzati si trova dentro Palazzo Ducale, è un luogo che custodisce e racconta la memoria dell’immenso archivio di Lele Luzzati, un baule dove trovare schegge della sua fantasia. È proprio a Casa Luzzati che il percorso del Calvino fiabesco prosegue, con un approfondimento che è dedicato al Maestro, e al bosco delle sue collaborazioni con i grandi del Novecento tra cui Calvino stesso. In mostra ci sono oltre cento opere originali: da un lato c’è un ramo dedicato a una serie di materiali legati alle fiabe narrate su vinili e cassette, con il Quartetto Cetra, dall’altro ci sono scenografie, bozzetti e disegni realizzati per tante delle diramazioni che l’opera di Calvino…
EDIT di novembre 2023: come si può leggere dalla data, ho scritto questo articolo il 25 ottobre. Una manciata di giorni dopo Ernesto Ferrero se n’è andato. Vorrei allora che questo scritto fosse un affettuoso omaggio. Leggetelo così. Grazie. *** «Si immagini di parlare con un nonno». Mi ha detto così lo scorso aprile, al telefono, Ernesto Ferrero. Grazie a una catena di gentilezze ho avuto la fortuna per me preziosissima di poter sottrarre alla routine privata di un ex ufficio stampa Einaudi, nonché direttore del Salone del libro di Torino per anni, quasi un’ora di chiacchiere telefoniche alla ricerca delle memorie vive di Italo Calvino che io non posso avere, e che invece Ferrero tiene tra i ricordi più cari. Questo lo sapevo perché, anche per costruire Torino di carta ed entrare in “casa Einaudi” avevo già letto I migliori anni della nostra vita, e più di recente, lo…
Quando sono passata da Castiglione della Pescaia, qualche giorno fa, sono riuscita a prendere la cartolina ricordo del centenario della nascita di Italo Calvino con il francobollo e il timbro postale dedicato. Sorprendentemente, o forse no, oggi mi ritrovo a chiedere ad amici e familiari di procurarmi una cartolina con l’annullo speciale per il centenario di Imperia, la mia città. Gioie filateliche, o forse solo la voglia di ricordare attraverso oggetti che promettono di restare unici. Perché, in effetti, un centenario è un compleanno importante. Italo Calvino e Imperia sono nati entrambi nel 1923: lo scrittore il 15 ottobre, il capoluogo dell’omonima provincia il 21 ottobre. Casualità, certo, ma è tuttavia un incrocio divertente da pensare, e offre lo spunto per qualche riflessione. In un mare di fiori e olive La prima vicinanza che fa associare il centenario di Calvino a quello di Imperia è certo quella geografica. Le radici…
Difficoltà, contraintes, schermi e intercapedini, gusci di conchiglia. Un repertorio vago e astratto, ma solo se letto senza l’indizio fondamentale. Sono infatti tutte “cose” di Calvino, che a unirle a penna come nel gioco della Settimana enigmistica forse uscirebbe proprio il suo profilo. Il repertorio è l’esito di un viaggio, l’ho da poco finito e mi ha portato lungo oltre 700 pagine che, senza filtri, definisco meravigliose fin dal titolo di questo scritto. Sono quelle di Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore, immenso libro che Domenico Scarpa ha pubblicato per Hoepli. Fin dalle prime pagine, le note dell’autore per introdurre e istruire alla lettura di quello che è un oggetto-congegno complesso, ho avuto la sensazione che questo fosse un libro totale.Un libro, cioè, che con la pazienza di anni di studio e la passione di uno sguardo critico che vuole comunicare ad altri le sue scoperte e…
Conoscevo Serenella Iovino perché, facendo ricerca per la tesi di dottorato, avevo già incontrato qualche suo scritto su Calvino, e conoscevo Italo Calvino’s Animals, testo da cui ha avuto origine Gli animali di Calvino pubblicato in questo 2023 da Treccani e da me prontamente acquistato al Salone del libro, con tanto di dedica dell’autrice. Autrice alla quale ho spiegato che un intero capitolo della mia tesi sulla spazialità in Calvino era dedicato agli uccelli. La questione dello sguardo dall’alto, il terrazzo di Palomar, gli storni, il Barone… Insomma, ora che il libro l’ho letto (e apprezzato tantissimo, spoiler nel primo paragrafo) posso confermare che se io questa tesi l’avessi avuta da scrivere nel 2023 probabilmente mi sarei addottorata con due anni di ritardo per recuperare tutto quello che sarebbe uscito su Calvino, tra cui questo testo di Serenella Iovino. Però sarebbe stata una tesi diversa: più ricca, densa di nuovi…
Calvino è ubiquo in questo 2023 del centenario: “tutti scrivono di Calvino”, verrebbe da dire, o, variando preposizione, “tutti scrivono su Calvino”. È più raro, invece, che si scriva “con Calvino”. Non tanto una scrittura a quattro mani con Italo, che sarebbe davvero un progetto visionario e, io penso, irrispettoso. No, proprio con Calvino come materiale narrativo. Mi sono accorta, con sorpresa, che l’autore può diventare, e lo ha fatto già da tempo, materiale di scritture altrui. “Ma sei proprio un personaggio”, faceva dire Camilleri da Montalbano al suo vice Mimì Augello. Ecco, qui sarebbe un’esclamazione da rivolgere a Calvino. Non so dire se gli sarebbe piaciuto: penso di no. Fatto sta che accade. Ne ho parlato per un esempio recente e italiano: Il giardino di Italo, di Enzo Fileno Carabba, che mescola insieme aspetti biografici, domande da lettore e delicata poesia in un racconto. Poi ho scoperto che, specie…
C’è una contraddizione bellissima dentro la biografia di Italo Calvino scritta da Antonio Serrano Cueto: Calvino ha sempre dichiarato di non amare l’autobiografia, ragione per la quale ci ha fornito, tra le righe dei suoi testi narrativi e saggistici, poche informazioni su di sé. E allora di cosa constano le quasi 500 pagine di questo poderoso volume uscito ad aprile 2023 per i Baobab di Mondadori? Di un sacco di informazioni che, con perizia e con visione ampia, restituiscono un ritratto di Calvino: uno dei più completi che mi sia capitato di leggere, uno dei più aggiornati. Prova ne è l’estesa bibliografia che accompagna il volume e che include testi di e su Calvino, ma anche archivi. Insomma, lo spagnolo Antonio Serrano Cueto, studi di filologia classica alle spalle e attualmente insegnante di filologia latina, con il suo sguardo defilato, oltre il confine e fuori dal conciliabolo degli italianisti e…
Romanzo, c’è scritto sulla copertina, ma è un termine che non basta a descrivere questo volo della fantasia che pesca a piene mani dalla biografia di Italo Calvino e dai tanti, tantissimi rivoli che si aprono da Villa Meridiana e da quel giardino paradisiaco rievocato nel titolo. Il giardino di Italo, di Enzo Fileno Carabba, è uscito da poco per Ponte alle grazie e mi ha stupefatta, sorpresa e divertita tantissimo con la sua sapiente leggerezza. Non saprei come classificarlo: è una storia che da Calvino prende spunto per inventare un personaggio, un po’ come Il bambino e le isole di Marino Magliani, ma no, non è esattamente così, perché è anche una particolarissima biografia del Calvino bambino nella sua Sanremo fatta di piante rare ed esotiche, della sua infanzia tra Corriere dei piccoli (la storia di Pier Lambicchi e dell’arcivernice vale la lettura del libro) e fascinazione per le…
Di Italo Calvino e della Resistenza si legge e si parla molto: vuoi la fama dell’esordio letterario con Il sentiero dei nidi di ragno, vuoi la provincia medaglia d’oro alla Resistenza (quella di Imperia, dove combatté anche lui), vuoi le tracce forse più evidenti di un autobiografismo dal quale l’autore si è poi progressivamente allontanato. Se ne parla ma, io credo, non se ne sa mai abbastanza, sia perché quel periodo si allontana sempre più nel tempo, sia perché le fonti vive e orali spariscono, e delle fonti scritte spesso non si conosce ancora tutto. Il lavoro di Daniela Cassini e Sarah Clarke Loiacono aiuta nell’operazione di memoria. Italo Calvino. Il partigiano Santiago è uscito per Fusta editore spalleggiato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia. In una provincia medaglia d’oro alla Resistenza le storie, i personaggi e di conseguenza le fonti non mancano: è da qui che…