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Maggio: la Agatha Christie reading challenge 2019 prosegue con una richiesta specifica, ovvero una raccolta di racconti che abbiano per protagonista l’infallibile detective belga Poirot. Vi ricordo che la reading challenge a tema Agatha Christie è promossa da Radical Ging e dalla Agatha Christie Limited e durerà da gennaio a  dicembre 2019 leggendo e commentando ogni mese un libro della Christie secondo precise richiese. Dopo aver riletto un romanzo con Poirot e uno con Miss Marple, dopo aver parlato del mio romanzo di Agatha Christie preferito e di un romanzo antecedente al 1930,questa volta tocca ai racconti. Perché dunque non far ricadere la scelta su un titolo di raccolta che racchiude un intero universo? Il mondo di Hercule Poirot sembrava fare al caso mio, e ora vi racconto perché. Innanzitutto la copertina e la veste grafica della raccolta, che uscì negli anni Venti in Inghiltetta con il titolo The Under…

Il caso ha voluto che il 23 maggio, giorno di uscita in libreria della mia Torino di carta, mi trovassi in Liguria, a casa. Mentre percorrevo il lungomare in una coltre di umidità grigia insolita per maggio, accompagnata dalla bolla odorosa di iodio e fiori di pitosforo, riflettevo così sui concetti di residenza e domicilio. Pensavo che la residenza è una cosa che, per quanto burocratica, ha a che fare con le radici: in fondo risiedo qui, nella testa, nel modo di vedere il mondo. Me l’ha insegnato Calvino: inutile cambiare orizzonte, la prima immagine del mondo sarà sempre quella del parapetto affacciato sul mare, un promontorio a Levante e uno a Ponente, l’opaco alle spalle, sui suoi palchi di teatro che salgono tra le umide fronde boscose. Il domicilio, invece, è un luogo che si sceglie. E a me è capitato, per caso e forse per intuito, di scegliere…